Come anticipato lo scorso 7 aprile, iniziamo il nostro “viaggio” tra le aziende che utilizzano o meno l’intelligenza artificiale. Abbiamo voluto iniziare con una società digitalmente molto avanzata intervistando Gianluca Busato, Ceo di Enkronos OÜ, digital company estone.
P4: Avete utilizzato, o state utilizzando, modelli di AI generativa nella vostra attività aziendale? Avete avuto esperienza con ChatGPT?
GB: “Sì, in Enkronos stiamo utilizzando in grande quantità modelli di AI generativa, in diversi ambiti. Tra di essi senz’altro ChatGPT – e in particolare gpt-4 – rappresenta una soluzione di riferimento assoluto. Anzi, è stata senza dubbio la piattaforma che ha dato il via a una straordinaria stagione per tutto il mondo dell’intelligenza artificiale.”
P4: Come pensate si possa integrare l’AI con la vostra azienda? E quali i limiti?
GB: “Noi stiamo utilizzando l’AI a diversi livelli sia internamente sia esternamente alla nostra azienda.
Da un punto di vista “interno” la utilizziamo, ad esempio, per facilitare e coadiuvare una serie di attività di creazione di contenuti, ma anche come suggeritrice di spunti e iniziative “quasi” strategiche che altrimenti richiederebbero risorse molto consistenti per essere anche solo concepite. Al momento nell’utilizzo aziendale interno la stiamo integrando in forma molto stretta con l’intervento umano sia a livello di guida iniziale, con attività di prompt engineering, sia a livello di controllo e di retroazione per ottimizzarne i risultati.
Per quanto riguarda invece l’utilizzo “esterno” abbiamo dato vita a una vera e propria piattaforma, il cui nome è AInova (www.ainova.io), che intende proporsi come soluzione di riferimento per l’utilizzo dell’AI da parte di consulenti aziendali e manager di impresa. AInova è un’applicazione B2B che nasce grazie all’esperienza di un pool di consulenti che hanno messo la propria esperienza professionale a servizio del machine learning. Tale piattaforma sfrutta la potenza dell’intelligenza artificiale per aiutare le aziende a ridefinire e ottimizzare il loro modello di business. Riteniamo che vi siano enormi spazi di utilizzo dell’AI quale risorsa di potenziamento delle attività consulenziali e stiamo sperimentando con successo una prima serie di servizi di business strategy che possono aiutare i consulenti aziendali a gestire con maggiore efficienza diverse tipologie di clienti per un’ampia gamma di esigenze.”
P4: Quali sono i meccanismi di controllo che riterreste necessari per fidarvi dell’AI?
GB: “A nostro avviso è di fondamentale importanza riuscire a limitare l’utilizzo di dati personali e aziendali per fini di training di modelli di AI che possano essere utilizzati anche da terze parti. È quindi importante riuscire a gestire modelli di AI che agiscano anche solo localmente, in particolare per quanto riguarda la gestione dei dati che le persone e le aziende intendono tutelare da un uso improprio, o di attori non desiderati. Ciò dovrebbe essere impostabile in fase di configurazione di ogni modello e sistema. È poi evidente che alcune problematiche di “gioventù” di tale tecnologia, come ad esempio il fenomeno di “allucinazione”, rendono l’AI ancora molto perfettibile, ma bisogna essere consapevoli degli enormi passi in avanti fatti nell’ultimo periodo. Rivestono poi particolare importanza e spesso preoccupazione alcuni richiami generali che emergono da più parti in merito all’utilizzo “etico” dell’AI e ai rischi connessi ad alcuni potenziali abusi che potrebbero comportare scenari del tutto inediti e spesso difficili da contenere.”
P4: I dati sintetici potrebbero essere una soluzione alle criticità connesse alla privacy?
GB: “I dati sintetici sono dati generati artificialmente da un software o da un algoritmo per creare un insieme di dati simili a quelli reali, ma senza contenere informazioni identificative o riservate.
Possono essere utilizzati per addestrare algoritmi di apprendimento automatico senza utilizzare dati reali. Ad esempio, se si desidera creare un algoritmo per riconoscere volti umani, ma non si dispone di un grande set di dati di immagini di volti umani, si può utilizzare un software per generare immagini sintetiche di volti umani per addestrare l’algoritmo.
In generale, i dati sintetici possono essere utilizzati per risolvere problemi di privacy, sicurezza e limiti di dati disponibili per l’addestramento di algoritmi, consentendo di creare dataset più completi, affidabili e sicuri.”
P4: Grazie Gianluca per il tuo tempo e per averci accompagnato a ‘sbirciare” nella vostra azienda.
GB: “Grazie a voi!”