Il decreto Legge 34/2020, ha visto introdurre diverse previsioni relative all’innovazione tecnologica e all’innovazione, finalmente individuate come uno dei principali (se non il principale) vettore di rilancio nell’economia del paese. Gli incentivi previsti agli artt.38 e 42 del decreto hanno diverse forme ed impatti, spaziando da misure fiscali, a misure di “stato” delle start-up digitali fino a vedere previsto un Fondo “Playable” destinato al supporto alla creazione di software e videogames (assoluta novità nel nostro paese).
Le principali novità:
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Estensione dell’iscrizione al registro delle start-up digitali innovative
Viene esteso il termine di permanenza nella sezione speciale del registro delle imprese delle start-up innovative di cui all’articolo 25 del decreto-legge n. 179 del 2012, il quale è prorogato di 12 mesi così come tutti i termini previsti a fini di decadenza dall’accesso o revoca ad incentivi pubblici derivanti da detto status.
La proroga della permanenza è relativa solamente agli incentivi e non si estende a fini di agevolazioni fiscali e contributive ai sensi della legislazione vigente.
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Detrazione del 50% su investimenti in start-up digitali innovative
A fini fiscali e di tassazione il decreto c.d.”Rilancio” modifica la L.221/2012 (“Misure urgenti per la crescita del paese”) introducendo l’art. 29-bis che prevede la detraibilità a fini IRPEF del 50% (fino ad un massimo di € 100.000 e solo qualora l’investimento venga tenuto per 3 anni e non venga ceduto o liquidato, nemmeno parzialmente in tale arco di tempo) della somma investita in start-up innovative o comunque in organismi di investimento collettivo di risparmio in tali settori specializzati.
Rilevano, a fini di integrazione di tale regime agevolato, soltanto gli investimenti in Start-up iscritte alla Sezione Speciale del Registro delle Imprese al momento dell’investimento.
La stessa detraibilità viene prevista qualora oggetto dell’investimento siano PMI innovative, con gli stessi requisiti di detraibilità e di tetto di investimento massimo.
Qualora infatti l’investimento venga dismesso, liquidato o ceduto parzialmente all’interno dei 3 anni previsti, è prevista la decadenza del contribuente dall’agevolazione e l’obbligo per lo stesso di restituire le somme detratte unitamente agli interessi. Detraibilità dell’investimento si, ma solo qualora sia orientato ad una prospettiva di medio termine.
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Fondi e agevolazioni
La legislazione in tema ha previsto la creazione di Fondi a sostegno di PMI innovative e attività di intrattenimento digitale. Viene prevista in particolare la dotazione di 100 mln di € al fondo istituito dal Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico n.264/2014, concesso a fini di rifinanziamento delle agevolazioni concesse sotto forma di finanziamento agevolato.
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Incubatori, innovation hub
Vengono destinati 10 milioni di € a fondo perduto per la concessione di agevolazioni finalizzate all’acquisizioni di di servizi prestati da parte di incubatori, acceleratori, innovation hub, business angels e altri soggetti pubblici o privati operanti per lo sviluppo di imprese innovative, anche se le modalità non sono descritte nel decreto e verranno previste con successivo decreto del Ministro dello Sviluppo Economico.
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Credito d’imposta
Viene estesa alle start-up innovative la previsione relativa al credito di imposta previsto per la ricerca e lo sviluppo di cui articolo 1, comma 200, lettera c), della legge 27 dicembre 2019.
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First Playable Fund: intrattenimento digitale e videogames
Viene istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze il “First Playable Fund” di dotazione iniziale pari a 4 mln € (per l’anno 2020) a fini di incentivare lo sviluppo dell’intrattenimento digitale e sostenere le fasi di concezione e pre-produzione di videogames.Il Fondo prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto per un importo del 50% delle spese sostenute e di consistenza compresa tra 10.000 e 200.000 €; contributi assegnati dietro presentazione di domanda e che potranno essere utilizzati solo ed esclusivamente per la creazione di prototipi, prestazioni commissionate a professionisti od altre imprese a tale scopo, attrezzature tecniche, licenze software sempre destinate a tale scopo.
Tali contributi sono usufruibili da imprese che abbiano sede legale nello spazio economico europeo, che abbiano in Italia sede ai fini di tassazione o comunque una sede operativa in Italia cui sia riconducibile il prototipo realizzato e che rientrino nella classificazione ATECO al n. 58 o 62.Ai fini dei presenti contributi, altro requisito soggettivo previsto è che l’impresa destinataria dei contributi abbia abbiano capitale sociale minimo interamente versato e un patrimonio netto non inferiori a diecimila euro: ciò sia nel caso di imprese costituite sotto forma di societa’ di capitale, sia nel caso di imprese individuali di produzione ovvero costituite sotto forma di societa’ di persone.Inoltre, il prototipo per cui è prevista l’erogazione dei contributi deve essere realizzato entro 18 mesi dalla data di riconoscimento dell’ammissibilità della domanda presentata ai fini dell’erogazione dei contributi.
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Fondo per il trasferimento tecnologico
Con una dotazione di 500 milioni di euro per l’anno 2020, Istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico, finalizzato alla promozione, di iniziative e investimenti utili alla valorizzazione e all’utilizzo dei risultati della ricerca presso le imprese operanti sul territorio nazionale, per start-up innovative di cui all’articolo 25 legge 17 dicembre 2012, n. 221, e alle PMI innovative di cui dalla legge 24 marzo 2015, n. 33.
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Venture capital
Parte integrante degli incentivi disposti e relativi a prodotti “smaterializzati” è anche la previsione di risorse aggiuntive pari a 200 mln di € per l’anno 2020 per il venture capital destinato alla sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, obbligazioni convertibili o altri strumenti finanziari di debito che prevedano il rimborso dell’apporto effettuato qualora questi siano fatti a beneficio esclusivo di Start-up innovative e PMI innovative; misura anch’essa che verrà ulteriormente graduata e definita con successivo decreto del Ministero dello Sviluppo Economico.
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